Un cane con il Covid-19
Come riportato poche settimane fa dai media nazionali e non solo, è a Bitonto, in provincia di Bari, che si è riscontrato il primo caso italiano di un cane positivo al Coronvirus. La barboncina vive con quattro persone positive e con visibili sintomi del virus. Il nucleo famigliare ha infatti infettato il proprio animale domestico che, fortunatamente, non ha manifestato alcun sintomo. La testata giornalistica la Repubblica ha riportato le parole del professore ordinario di malattie infettive degli animali presso l’Università degli Studi di Bari, nonché componente dell’executive board del College europeo di microbiologia veterinaria, Nicola Decaro: “Gli animali non sono un pericolo per la nostra salute, al contrario bisogna proteggerli”.
La carica virale della barboncina infettata era molto bassa e quindi non infettiva per gli uomini. Questo però non è il primo caso di coronavirus riscontrato in un animale. Diventa quindi importante per i padroni di cani e gatti comprendere come tutelare la salute dei nostri amici a quattro zampe.
I sintomi
Il consiglio di Decaro, sempre riportato da la Repubblica, è quello di “trattare gli animali esattamente come se fossero altre persone”. Ma cosa fare nello specifico?
Il primo passo è individuare i sintomi, tra questi:
- Stanchezza
- Diarrea
- Vomito
- Perdita di liquidi
- Febbre
Proprio come per gli uomini, la febbre nel cane è un segnale che il corpo manifesta quando agisce per debellare una malattia. Ma, differentemente da noi, esseri a due zampe, i nostri fedeli amici, non potendo esprimersi con il nostro linguaggio, non riescono ad avvertirci della propria condizione fisica. Sta dunque a noi osservarli, tutelarli e prenderci cura di loro.
Qual è la temperatura del cane?
Tra i vari sintomi sopra riportati, la febbre è quello che più di tutti può danneggiare la salute del nostro cane. I sintomi maggiormente visibili dello stato febbrile sono riconducibili ad una variazione comportamentale. Tra questi:
- Mancanza di appetito
- Tremori
- Sonnolenza
- Sete
- Poche energie
- Orecchie calde
La temperatura ideale del propria cane oscilla tra i 38,1° e i 38,9°. Questo significa che la temperatura basale del cane è più alta rispetto a quella del proprio padrone. Proprio come per quest’ultimo, il variare della temperatura corporea del cane corrisponde ad un campanello d’allarme.
- Se la temperatura corporea è al di sotto dei 37° si parla di ipotermia, in questo caso è consigliato tenere il proprio cane al caldo e mettersi in contatto con il proprio veterinario.
- Una temperatura corporea di 39,4° indica una leggera febbre.
- Dai 40° in su si parla invece di febbre alta. In questo caso è possibile che si manifestino dei colpi di calore. Il consiglio è quello di applicare degli asciugamani bagnati attorno a zampe e orecchie e chiamare con urgenza il proprio veterinario per un servizio di pronto soccorso.
Come misurare la febbre del proprio cane?
Lo strumento di maggiore precisione da utilizzare per sondare la temperatura corporea del cane è il termometro rettale. Nonostante esistano anche termometri capaci nella misurazione della febbre attraverso l’introduzione nell’orecchio, il primo è infatti sicuramente più affidabile di qualsiasi altro metodo o strumento dedito allo scopo. L’utilizzo è semplice, basta lubrificare la punta del termometro da inserire per 2 centimetri nel retto. In ogni caso è buona prassi interpellare il proprio veterinario.
Come prevenire la febbre nel cane?
I fattori che determinano il sorgere del virus febbrili sono molteplici e differenti. L’accorgimento da tenere in considerazione è quello di far vivere il proprio cane in un ambiente salubre e adatto alle proprie attività. Si dovrà quindi porre attenzione a diversi aspetti:
- Al variare della temperatura dovuta allo scorrere delle stagioni.
- Alla prevenzione e cura di graffi e tagli che il proprio cane potrebbe procurarsi giocando, evitando di conseguenza l’iniziare di infezioni batteriche.
- Stimolando l’attività fisica e gestendo la dieta del proprio amico a quattro zampe. Un cane in salute ha infatti meno possibilità di ammalarsi e nel caso in cui accada ha maggiori possibilità di sconfiggere la malattia.
Piccoli accorgimenti che, prescindendo dalla rara possibilità che il proprio cane contragga il Coranavirus, dovrebbero essere della prassi da seguire per fortificare la salute e la condizione fisica del proprio cane. Come visto, i nostri amici a quattro zampe contagiati dal coronavirus presentano nella maggior parte dei casi una carica virale molto bassa e per tale ragione non sono una minaccia per l’uomo. Contrariamente le persone possono contagiare i cani che, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, altro non sono che fedeli compagni da tutelare e di cui prendersi cura con attenzione.