Perché il cane non mangia? Ecco le cause e alcuni possibili rimedi - MeetMyPet Blog
cane non mangia

Normalmente, nutrire il tuo cane è fonte di gioia e soddisfazione, vederlo gettarsi di testa nella ciotola e non respirare fino a quando anche l’ultima crocchetta è sparita ti dà, per qualche strano motivo, una sensazione di allegria inspiegabile.

Ma capita, talvolta, che anche i cani più famelici smettano improvvisamente di mangiare o che ingeriscano la quantità appena sufficiente a sopravvivere quando, fino al giorno prima, l’ora del pasto finiva per ricordare le scene migliori di Jurassic Park.

 

Qui, per padroni attenti e premurosi come te, iniziano panico e problemi. Ma tranquillo, cercheremo ora di dare una forma a questa problematica per aiutarti a risolvere questa situazione spinosa.

 

Cane non mangia: possibili cause

Le cause principali riconosciute per l’inappetenza del cane sono:

  • Cambio di gusto: il cane si stanca del solito cibo o assaggia qualcosa di nuovo ed entusiasmante.
  • Una causa fisica: considera che la maggior parte delle malattie del cane ha l’anoressia come sintomo.
  • Una causa psicologica: il tuo cane potrebbe essere viziato o non educato a dovere e non mangerà niente che non sia di suo gradimento.

Molto più spesso di quanto si pensi, questa dinamica si verifica semplicemente perché il cane si è stancato di quello che gli si dà da mangiare di solito. Ebbene sì, sua signoria sente la necessità di un cambio di dieta e, visto che non ha voce per prendersela con la servitù della sua magione, esprime il suo disappunto esibendosi in uno sciopero della fame. Hai capito il signorino? Scherzi a parte, come capita alle persone, un cambio di gusto del cane – e la conseguente inappetenza – può essere del tutto normale e non è troppo preoccupante. Basterà accontentarlo e tornerà ad essere il piccolo squalo bianco di sempre.

Oppure potrebbe essere una questione psicologica: Il cane potrebbe fare i capricci (storia vera). Potrebbe non mangiare se non in determinate condizioni, ad esempio, potrebbe pretendere la presenza del padrone o di qualche altro membro della famiglia. In questo caso, l’unica cosa da fare sarà solo guardarsi allo specchio e dare la colpa a chi ci vedi riflesso. Questi comportamenti, infatti, derivano solo da un cattivo addestramento e sono abitudini difficili da sradicare in un secondo momento. Cerca di giocare d’anticipo, consulta un esperto educatore cinofilo e segui alla lettera i suoi consigli per evitare queste problematiche.

In altri casi, invece, la questione potrebbe essere un pochino più preoccupante e complessa.

Per quanto riguarda le cause fisiche, come detto sopra, va segnalato che il sintomo dell’anoressia non è specifico di nessuna malattia in particolare. In pratica il tuo cane potrebbe avere qualsiasi malanno e nessuno potrà capire cosa partendo dall’inappetenza. Ad esempio il cane potrebbe avere dolori nel cavo orale, problemi al fegato, ai reni, al pancreas, al cuore, ai polmoni o, addirittura, problemi neurologici. L’anoressia nel cane può portare all’individuazione di una causa precisa solo se si manifesta contemporaneamente a una sintomatologia più specifica come diarrea, sonnolenza, stitichezza e così via. La maggior parte delle malattie che interessano direttamente l’anoressia del cane vanno certamente citate tutte quelle che interessano il sistema gastrointestinale (anche date da parassiti, forme virali e tumorali), epatiche e pancreatiche.

Fortunatamente, per quanto possano spaventare, le malattie legate al sistema gastrointestinale sono transitorie nella maggior parte dei casi. Il cane potrebbe aver semplicemente mangiato del cibo andato a male che, una volta terminato il suo ultimo viaggio, non darà più problemi e si porterà con sé anche l’inappetenza del cane.

Solo nel caso in cui il problema non dovesse risolversi spontaneamente entro un breve periodo potrebbe esserci la necessità di intervenire in modo più approfondito e specifico ricorrendo al consiglio e all’esperienza del tuo veterinario.

Per quanto riguarda le malattie epatiche, l’anoressia è spesso presente tra i sintomi di epatiti, cirrosi e tumori. Problemi al fegato possono anche derivare da certe terapie che, oltre ad anoressia, daranno problemi tipici degli effetti collaterali dei farmaci come la sonnolenza. Anche le malattie che colpiscono il pancreas possono dare come sintomo l’inappetenza: ad esempio, per citarne una, la pancreatite.

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, ma non è finita qui. Vengono poi i problemi del cavo orale che i cani possono sviluppare autonomamente anche per anzianità. Considera che il tuo cane potrebbe non mangiare perché semplicemente sente troppo dolore. Hai mai provato ad addentare una mela con il mal di denti? Addirittura fanno la loro comparsa anche i problemi legati al naso o all’apparato urinario.

In conclusione, l’anoressia è il sintomo più generico e comune tra le malattie che interessano i cani ma va preso molto seriamente. È un campanello dall’allarme per patologie anche molto gravi che, se riconosciute in tempo, possono essere curate senza nessun danno per il cane.

Inappetenza del cane: possibili rimedi

Se il problema fosse di carattere fisico, cioè dato da una malattia, la prima e più sensata cosa da fare è consultare il veterinario al minimo dubbio. Il medico può dare una dieta precisa che dia tutta l’energia necessaria al cane mentre la malattia viene affrontata e curata e, nei casi più gravi, possono essere prescritti farmaci che stimolano l’appetito.

Se, invece, la causa fosse psicologica, il problema potrebbe essere semplicemente che il tuo cane sia un po’ schizzinoso e che perciò tu debba intervenire su questo suo aspetto:

  • Limitare premi gastronomici, se troppo abituato a gusti golosi come quelli dei dolcetti per cani il tuo amico tenderà a preferirli, rifiutando il cibo normale.
  • Dare cibo due volte al giorno in situazioni di tranquillità cercando di rendere il momento del pasto il più divertente possibile.
  • Far passeggiare il tuo cane prima dei pasti.
  • Cambiare cibo.
  • Somministrare cibo ad orari fissi e per un periodo di tempo limitato. I pasti andrebbero distanziati circa 12 ore l’uno dall’altro per garantire una digestione completa e il cibo messo a disposizione per circa un quarto d’ora.
  • Per quanto possibile, in caso di appetenza, sarebbe utile tentare la via della cucina casalinga: la varietà degli ingredienti dovrebbe convincere il tuo cane a mangiare senza fare troppe storie.

Non osservarlo mentre mangia: spesso i cani si comportano come i bambini, assumendo comportamenti scorretti solo se osservati per attirare l’attenzione.

 

 

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