Nella nostra vita, a molti di noi, ad un certo punto nasce una voglia sfrenata di avere al proprio fianco un amico a quattro zampe.
Le cause di questo desiderio posso essere molteplici. Potrebbe essere un semplice capriccio, la realizzazione di un sogno nel cassetto, un regalo per il proprio figlio/a, una moda, un passatempo, l’inizio di una nuova vita, il cercare di rimpiazzare un compagno umano o un familiare importante con un essere peloso. Ecco tutte le ragioni possono essere importanti dal punto di vista soggettivo. Ma veramente facciamo le giuste considerazioni prima di fare realmente questo passo?
Sia chiaro, io non intendo farvi cambiare idea, vorrei solo farvi riflettere su alcuni punti importanti e non trascurabili che molti di noi non considerano nemmeno e con il senno di poi si ritrovano con un “problema” non indifferente da risolvere.
Partiamo innanzitutto col chiederci il vero motivo per cui vogliamo un cane nella nostra vita e se ne vale veramente la pena, poi chiariamo subito che il nostro futuro amico non è un umano, quindi evitiamo di cercare di renderlo tale, imponendogli abitudini che non sono nella sua natura.
Ed ora, dopo che siamo ben sicuri di voler andare avanti per concretizzare il nostro progetto, vi pongo un’altra domanda, che per me è la più importante: come lo scegliete, in base a che cosa decidete che quel soggetto peloso sarà vostro e vi accompagnerà per i vostri 10/15 anni di vita? Errore gravissimo che fanno la maggior parte delle persone, è far ricadere questa scelta solo sul lato estetico: ”quello mi piace, lo prendo”… Si, ma non stiamo scegliendo un vestito o un paio di scarpe! Capisco che l’estetica al giorno d’oggi ha la sua importanza ma non dobbiamo metterla al primo posto in questo caso. Forse non sapete che in base alla propria razza il cane ha delle caratteristiche genetiche dentro di sé che non si possono cambiare. Per genetica non mi riferisco solo alla taglia del cane (piccola, media o grande), o al pelo lungo o rasato: prendo in considerazione in particolare le MOTIVAZIONI.
Adesso direte: cosa sono le motivazioni? Cercherò di spiegarvelo con parole semplici e spero che questo serva per aprirvi bene gli occhi. Le motivazioni sono caratteristiche soggettive innate che spingono il soggetto ad adottare un certo comportamento. Potremmo paragonarle a un “motore” interno che spinge verso qualcosa, influenzano in modo profondo il carattere di un individuo e lo spingono a compiere specifiche azioni verso il mondo esterno alla ricerca di una gratificazione, di un piacere, di una soddisfazione.
Capisco che vi sembrerà tutto complicato, ma in realtà non lo è. Esistono tante razze di cani e oltre ad avere aspetti caratteristici, hanno anche aspetti motivazionali tipici che soprattutto quando saranno adulti metteranno in atto, indipendentemente dalla vita che svolgono. Facciamo magari esempi più concreti per chiarire meglio il tutto.
Se il futuro proprietario del cane è una persona tendenzialmente pigra, che non ama perciò svolgere attività fisica, camminare, correre, far fatica, non dovrebbe scegliere di portare a casa un cane da lavoro, come è il border collie.
Se avete un bel giardino curato e non volete che si trasformi in un campo da battaglia, non dovreste scegliere un cane da tana come il jack russel, perché per sua natura ama scavare per cercare il suo “bottino”.
Se siete persone che amano invitare gente a casa, fare feste e permettere e tutti di entrare e uscire dal vostro “regno”, non dovrete assolutamente far venire a vivere da voi un maremmano che essendo un cane guardiano degli armenti, farebbe molta fatica ad allontanare da sé la sua indole di territorialità e potrebbe attaccare gli estranei solo perché corre in vostra difesa.
Certo poi, consapevoli delle caratteristiche innate dei nostri cani, possiamo sempre lavorarci e da cuccioli fargli fare le giuste esperienze per insegnargli ad incanalare queste sue predisposizioni genetiche e tenerle sotto controllo nelle diverse situazioni che dovrà affrontare nella propria vita. Ci sono indubbiamente delle razze più facili da gestire, quindi adatte a chi è alla prima esperienza, certo è che nella scelta iniziale sarebbe importante prima documentarsi e magari parlare e farsi consigliare da chi è più esperto.
Inoltre, indipendentemente dalla razza, dovete tenere in considerazione che il cane è un impegno, è un animale sociale che ha bisogno di vivere con noi se vogliamo creare un buon rapporto. Quindi vi invito a riflettere anche sul fatto che siate disposti a fare sacrifici e rinunce e, inoltre, che abbiate la pazienza soprattutto nei primi 6 mesi per accudirlo nel modo corretto senza perdere le staffe! Il cucciolo sporcherà in casa, romperà oggetti a cui tenete, magari vi farà passare delle notti in bianco, ma vi posso garantire che poi le soddisfazioni arrivano e sono parecchie.
Allora, se avete voglia di mettervi in gioco seriamente, iniziate a cercare il vostro amico a 4 zampe più adatto a voi, non lasciatevi trasportare dalle emozioni del momento ma considerate molto bene gli spunti di riflessione che vi ho scritto sopra. Approfondiremo sicuramente questo argomento, andando ad analizzare le diverse razze canine, nel frattempo però voi, cercate di fare attenzione perché non si può pensare di prendere un cane per portarlo poi in canile o abbandonarlo in strada perché non riusciamo a gestirlo o non possiamo andare in vacanza!
Il cane è un IMPEGNO, piacevole ma serio e dobbiamo esserne consapevoli.
Cristina Spreafico