Ormai è risaputo: le famiglie italiane amano gli animali domestici e ad oggi si stima che siano oltre 60 milioni i pet che vivono nelle abitazioni di tutt’Italia. Questi numeri ci fanno dire con certezza che l’apertura di un petshop, di un negozio per animali o di una toelettatura possa essere un investimento dalle ottime possibilità di successo. ⭐⭐⭐
Tutto questo, però, solo a condizione di avere le idee molto chiare sul progetto e sul modo di portare avanti questo business che, negli ultimi anni in particolare, è diventato tra i più redditizi in circolazione.
📍 Il settore degli animali, in particolar modo quello del pet, è da tempo uno degli ambiti economici più in espansione grazie anche la maggiore importanza che a livello emotivo gli animali domestici ricoprono nella vita dei loro padroni. Dunque, aprire un negozio di animali – anche solamente online –, con alimenti ed accessori a loro dedicati, comprensivo della vendita di animali e magari con qualche servizio aggiuntivo come la tolettatura o il pet sitting, potrebbe essere un’idea imprenditoriale davvero remunerativa che non necessita (ancora) di attestati obbligatori per legge. Inoltre, l’affiliazione e il franchising con un marchio già noto potrebbe essere il valore aggiunto all’attività appena nata.
📍 Serviranno però documentazioni e iter burocratici diversi a seconda della tipologia di negozio che si intende avviare, oltre ai requisiti legali minimi quali maggiore età, assenza di condanne o fallimenti, etc… Non è necessario alcun titolo di studio specifico né viene richiesta esperienza nel settore. Per questo motivo, in base all’entità dell’investimento iniziale e alle proprie competenze, sarà necessario valutare se sia più conveniente specializzarsi in un unico prodotto/servizio o aprire un negozio per animali completo.
📍 Il normale iter burocratico per aprire il tuo negozio di animali o pet shop è:
- Apertura Partita Iva compatibile con l’attività che desideriamo svolgere;
- Iscrizione al Registro delle Imprese;
- Comunicazione certificata di Inizio Attività al Comune interessato;
- Apertura posizioni INPS e
📍 Se decidi di inserire nel tuo negozio anche la vendita di alimenti, mangimi e accessori, si dovranno possedere l’attestato SAB, mentre i locali dovranno essere a norma per una corretta conservazione.
📍 Discorso un tantino diverso per chi decide di vendere direttamente animali. In questo caso è necessario ottenere la specifica autorizzazione sanitaria ai servizi veterinari della Asl competente per territorio. Nella richiesta, dunque, andranno specificati la planimetria e l’elenco completo degli animali custoditi nel negozio. Al plico così composto, dovrà essere allegato il pagamento di una tassa per il servizio che varia in base ai mq del locale commerciale (tra i 50 e i 500 euro). La richiesta di autorizzazione sanitaria, ad ogni modo, non è mai presentata direttamente ai servizi sanitari, bensì si presenta allo sportello attività produttive SUAP del Comune di appartenenza o agli uffici comunali appositamente istituiti. Questi, dopo aver inoltrato la richiesta ai servizi veterinari della Asl, ne confermano l’autorizzazione all’impresa entro trenta giorni dall’approvazione.
📍 Gli importi e le specifiche tecniche necessarie per aprire i locali possono variare da regione a regione: per avere la certezza che tutta la procedura sia perfetta si raccomanda di richiedere maggiori dettagli alla Asl competente.
📍 Infine, per vendere fitofarmaci, saranno necessari ulteriori requisiti. Un iter più lungo e costi di avvio più alti verranno comunque ricompensati dalla possibilità di vendere prodotti altamente richiesti, che possono davvero incrementare la redditività del vostro negozio quali antiparassitari e medicinali senza necessità di prescrizione.
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