Una volta ho assaggiato le crocchette del cane. Mia nonna pensava fossero dei biscottini speziati; l’ho vista mangiarli con così tanta convinzione che ho infilato la mano nel sacchetto e ne ho divorati un paio anch’io, così, senza pensarci.
Mi sono accorto all’istante che c’era qualcosa di diverso dal solito; ho guardato meglio la confezione e ho capito che quelli non erano strani cereali biologici, ma erano i croccantini del cane. Beh, non erano poi così male.
Sarà capitato anche a te di chiederti cosa succederebbe se assaggiassi il cibo del cane. Specialmente le crocchette che, con il loro aspetto innocente, fanno molto merenda dell’adolescenza.
A meno che tu non sia allergico a qualche ingrediente, non preoccuparti, non succederebbe assolutamente niente. Al massimo ti rimarrebbe un cattivo sapore in bocca per qualche minuto, perché – diciamocelo – spesso le crocchette non sono proprio un pasto gourmet.
Ma le crocchette sono sempre prodotte con scarti di cibo di bassa qualità? Fanno male al cane? E come si realizzano le crocchette per cani? Proviamo a rispondere brevemente a quegli interrogativi che tutti i padroni di cani si sono posti almeno una volta nella vita:
Le crocchette per cani sono prodotte con cibo di bassa qualità?
Sì e no. Perché, se da un lato è un dato di fatto che l’industria del cibo tende a utilizzare i tagli di carne migliori per noi umani – e le parti più economiche per la realizzazione di cibo per cani – è altrettanto vero che esistono numerose aziende che producono cibo per cani di alta qualità, utilizzando i migliori mix di carni e verdure specifici per ogni razza, età e condizione di salute.
Questo non vuol dire che tu debba provare le crocchette, anzi, ti consigliamo vivamente di NON farlo: innanzitutto la dieta umana è un po’ diversa da quella del tuo cane, e poi la nostra paura è che il cane possa cominciare a cucinare al posto tuo.
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Le crocchette fanno male al cane?
Anche questa è una domanda ambigua; dovremmo essere dei chimici per sapere cosa si cela veramente dentro a ogni crocchetta, e dei veterinari per sapere quale sia la dieta migliore specifica per il tuo cane.
La risposta migliore a questa domanda così generica? Alcune crocchette possono far male al cane, specialmente se non si tiene conto delle sue condizioni di salute e se non si alterna adeguatamente il cibo secco con quello umido.
Perché, purtroppo, sono molte le aziende che producono cibo per cani dedicando una scarsa attenzione alla qualità degli ingredienti ma, come detto in precedenza, esistono anche delle realtà molto valide, basta sapersi informare ed eventualmente rivolgersi a un veterinario.
Inoltre, reinterpretando la domanda, qualsiasi crocchetta, alla lunga, può far male al cane; poiché il tuo amico a 4 zampe non può vivere solamente di crocchette, ma deve alternare adeguatamente cibo umido e secco. Chiedi al tuo veterinario qual è la dieta migliore per il tuo caso specifico.
E magari, già che ci sei, scegli un nutrizionista che possa consigliarti una dieta salutare, se ancora non ti è passata la voglia di provare le crocchette.
Come si fanno le crocchette per cani?
La curiosità ha preso il sopravvento e abbiamo chiesto aiuto a chi di crocchette se ne intende: abbiamo chiamato gli esperti di Hops Pets, un’azienda italiana formata da veterinari e nutrizionisti, con la passione per il mondo pets, e loro ci hanno gentilmente concesso qualche parola sul processo produttivo dei loro prodotti.
- Selezione delle migliori materie prime: vengono selezionate solo materie prime certificate di altissima qualità. I controlli nutrizionali e sanitari vengono effettuati sia sulle materie prime in entrata che sui prodotti finiti destinati alla vendita.
- Macinatura: per determinare una migliore qualità della crocchetta, alcuni ingredienti vengono macinati con impianti ad alta tecnologia, per ottimizzare il processo di cottura aumentando così la digeribilità e l’assimilazione dei principi nutritivi.
- Estrusione a doppia vite: con l’estrusione gli ingredienti vengono cotti e miscelati correttamente, al fine di garantire una migliore gelatinizzazione degli amidi ed una minore denaturazione dei principi nutritivi.
- Grassatura: utilizzando un sistema tecnologico all’avanguardia chiamato Vacuum Coater è possibile inserire il grasso in assenza di ossigeno, permettendo alle crocchette di assorbire perfettamente il quantitativo di grasso necessario senza modificare in alcun modo la normale forma del prodotto finale.
- Micro e macro minerali: il premix vitaminico-minerale è introdotto nella crocchetta al termine del processo di estrusione, allo scopo di evitare che il calore sprigionato dal processo possa degradare la parte vitaminica del prodotto finale.
- Essiccazione: al fine di bloccare qualsiasi fermentazione anomala indesiderata, il prodotto finale viene convogliato all’interno di una torre di raffreddamento prima di essere insaccato.
Certo, non tutte le aziende lavorano allo stesso modo e, soprattutto, non puntano tutte sulla qualità delle materie prime; ma è così che si fanno le crocchette di buona qualità, se mai te lo fossi chiesto.
Distinguere le crocchette per cani di alta qualità
Gli amici di Hops Pets, inoltre, ci hanno lasciato con qualche consiglio per tentare di capire autonomamente la qualità delle crocchette, anche senza essere dei chimici; perché, spesso, né il prezzo elevato, né un packaging ben fatto, sono necessariamente dei buoni indicatori quando si tratta della salute del proprio amico a 4 zampe:
- La percentuale di carne:
“le crocchette di qualità (denominate nel settore pet food premium e superpremium) si definiscono di qualità quando la prima voce dei componenti è la carne (disidratata) e la percentuale non è inferiore al 25%.”
- Provenienza delle materie prime:
“La qualità è data anche da materie prime certificate e di provenienza tracciata.”
- La quantità di ceneri:
“Inoltre, un altro indice di buona qualità di una crocchetta è la percentuale di ceneri che viene dichiarata sull’etichetta: ceneri che vanno dal 7% al 9% indicano generalmente una crocchetta di buona qualità. Oltre il 9% scendiamo in prodotti prevalentemente commerciali (le ceneri sono ciò che rimane dopo un processo di cottura e lavorazione, sono minerali che non possono essere digeriti né utilizzati dal metabolismo animale).”